Il Perito Assicurativo non è imparziale!

18 Feb di admin

Il Perito Assicurativo non è imparziale!

Il Perito Assicurativo è realmente imparziale e indipendente dalle compagnie assicurative? La risposta è NI.

La figura del Perito Assicurato è regolamentata, prima con la Legge n. 166/1992 (abrogata) e, attualmente, dal Codice delle Assicurazioni private, che prevede l’obbligo di iscrizione al Ruolo per coloro che effettuano, professionalmente, l’accertamento e la stima dei danni alle cose danneggiate in conseguenza di incidenti derivanti dalla circolazione, dal furto, o dall’incendio di veicoli a motore o natanti soggetti al regime di assicurazione obbligatoria di responsabilità civile.
Il Perito dovrebbe essere quindi una persona terza, estranea ed imparziale, che ha il compito di valutare il danno e riconoscendo quindi al danneggiato il giusto risarcimento. Questo è quanto dovrebbe accadere ma la cosa è ben più complessa. Esiste infatti il cosiddetto “Perito fiduciario” il quale, su incarico della compagnia assicurativa, valuta il danno ed in molti casi procede alla liquidazione dello stesso. Questa figura del perito fiduciario non è dipendente dalla compagnia assicurativa ma come detto prima dovrebbe essere una persona terza ed imparziale. La compagnia assicurativa, essendo una società privata, tende ovviamente a trarre il guadagno più elevato possibile e, nonostante le stesse tendino a pagare il giusto danno, dall’altra mettono in condizione i periti di fare valutazioni sempre più al ribasso. Se le compagnie tendono a pagare il giusto perché allora si vedono sempre più spesso perizie al ribasso e problemi con carrozzieri, legali ecc? Il problema sorge nella gestione e mancata tutela del Perito Assicurato. Il sistema di incarichi che la maggior parte delle compagnie adottano è caratterizzato da parametri ben definiti tra cui “tempo di restituzione dell’incarico”, “importo medio pagato” e “perizie concordate”. Cosa significano questi valori? Significa che se il perito “A” ha un tempo medio di restituzione di 5 giorni ed un importo medio pagato di 1.500,00€ al termine dell’anno avrà più incarichi dalla compagnia rispetto al perito “B” che ha un tempo medio di restituzione di 10 giorni ed un importo medio pagato di 3.500,00€. A causa di questo meccanismo il perito, essendo un libero professionista e dovendo quindi cercare di sopravvivere in questa giungla assicurativa, tenderà sempre a fare perizie al ribasso per non vedersi buttato fuori dalla compagnia anche se più competente rispetto ad altri periti.
Si spera quindi che in un futuro non troppo lontano il Perito Assicurativo venga tutelato da questi meccanismi adottati dalle compagnie assicurative e ci si allinei ad altre realtà mondiali.

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